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Quando si parla di violenza sulle donne, si immaginano subito i lividi, le botte e i tanti femminicidi di cui leggiamo sui giornali. Ma quante forme di violenza poco visibili, che non lasciano segni evidenti sui corpi e che tuttavia consumano e minano le donne nel loro profondo e nella loro autonomia, esistono?


Nelle relazioni, amorose, lavorative, l’abuso può essere emotivo. Parole usate come armi per sopraffare, sminuire, umiliare, minare l’autostima e il senso d’identità della persona: questa è violenza psicologica! Difficile uscirne per chi la subisce, poiché finisce per sentirsi colpevole, in difetto, tanto la corrosione ha scavato goccia dopo goccia nel profondo.


Il sopruso viene esercitato da chi ha potere nei confronti di chi si trova in posizione vulnerabile, come quando, ad esempio, una donna si trova nuda e a gambe larghe davanti ad un medico che la deride o la prende alla leggera nella sua intimità.


O quando, fin da bambine, viene imposto in modo subdolo un ideale da incarnare: essere belle, inoffensive, obbligatoriamente madri. E poi, nella vita reale, chi non corrisponde a quell’immagine viene esclusa. Quante donne sono private della loro autonomia corporea e riproduttiva.

Donne considerate tali solo se con organi genitali femminili. Persone trans e non binarie, spesso costrette a comportarsi diversamente da quello che sono, in un duro percorso di affermazione della propria identità di genere.


Le forme di controllo non sono sempre riconoscibili, si diramano e prendono vesti diverse. Come quella sessuale anche all’interno delle coppie apparentemente ben consolidate, in cui il consenso viene dato troppo spesso per scontato. O il potere economico del quale molte di noi non hanno consapevolezza e che si rassegnano a subire senza rendersi conto delle conseguenze.


Per questo abbiamo deciso di mostrare gli antri dove la violenza può infilarsi e nascondersi. Prenderne coscienza, educare noi stess* e chi ci è vicino, è il primo passo da fare; liberare la voce e portarla in stendardo come vere e proprie Don Chisciotte nel nostro territorio, il nostro dovere.