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LA RIVINCITA DELLA CLITORIDE

Tra le gambe un buco: ricettivo, accogliente, una cavità misteriosa che non prende spazio ed aspetta di essere riempita, passiva. Il corpo della donna, immaginato romanticamente così, ne ha plasmato a lungo anche la mente, l’ha portata a farsi piccola, a non prendere la parola in pubblico, ad accettare. Per fortuna, lo studio dell’anatomia femminile ha riscoperto negli ultimi anni quello che per molte di noi è sempre stato un bottoncino che creava la vertigine. Fin da piccole infatti ne abbiamo fatto esperienza, là in mezzo alle gambe non c’era solo un vuoto, c’era qualcosa che, se sfiorato, mandava in visibilio. Non lo si poteva confrontare tra amiche, poiché cosa poteva essere quella parte del corpo che non figurava nemmeno nei manuali scolastici? Come definire il proprio piacere senza conoscerne la fonte?

 

Eccola che allora, da qualche anno inizia a farsi spazio, rimasta oscurata per secoli perfino dalla scienza medica, prende infine forma: la clitoride! L’unico organo dedito esclusivamente al piacere di tutt* coloro che possiedono una vulva! È un organo erettile ed ha la stessa origine embrionale del pene, ma, a differenza di quest’ultimo, la clitoride non ha nessuna funzione riproduttiva (ed è probabilmente per questo che è rimasta a lungo nell’ombra).

 

La forma della clitoride è più complessa del piccolo bottone che abbiamo scoperto da bambine. La parte visibile infatti è il glande, spesso ricoperto dal cappuccio clitorideo, che durante l’eccitazione ottiene un’erezione e può aumentare di volume. Il resto dell’organo clitorideo si trova sotto la vulva ed è composto da un corpo, due pilastri e due bulbi che circondano il canale vaginale. Oggi sappiamo che la clitoride misura circa 12 cm, è dunque un organo esteso che contiene numerosissime terminazioni nervose, così da renderla altamente sensibile.

Stimolata direttamente tramite la masturbazione o indirettamente durante la penetrazione, la clitoride provoca l’orgasmo. Tuttavia, essendo il glande la parte più sensibile, l’orgasmo tramite penetrazione è più raro ed è per questo che le donne hanno più difficoltà a raggiungerlo. Quante di voi continuano a colpevolizzarsi se non riescono a provare piacere durante il coito? Sorpresa: stimolare la clitoride in maniera efficace e con metodi diversi per i glandi più o meno sensibili, rende l’orgasmo possibile. Largo allora a carezze e cunnilingus da non considerare più come facenti parte dei preliminari, ma da rimettere al centro dell’atto sessuale tanto quanto la penetrazione. Largo all’esplorazione, all’autoerostismo ed alla conoscenza dei nostri corpi, per riappropriarci di un nuovo spazio e riscoprire pienamente il piacere.

Poiché ogni vulva è unica nella forma e nel colore, non vergognatevi più della vostra, provate ad osservarla. Potete munirvi di uno specchietto e scrutarla a vostro piacimento. Prendetevi del tempo per capire com’è fatta e se vi sentite ancora sbagliate, date un’occhiata a @the.vulva.gallery 


Per comprenderla in ogni sua parte, troverete informazioni anatomiche qui (English speaking) https://www.thevulvagallery.com/anatomy.


Se volete continuare ed esplorare la vostra sessualità arricchendola con fantasia, vi consigliamo la lettura di Club Godo: una cartografia del piacere.


E poiché la comunicazione nella coppia è fondamentale per godere in due, il libro è stato declinato in un gioco di carte che permette di affrontare argomenti tabù con più leggerezza.