Cineforum

CINEFORUM

VaZine organizza la seconda puntata del Cineforum in collaborazione con il cinema Multisala Clev Villag, questa volta sotto le stelle.

20.000 specie di api

della regista basca Estibaliz Urresola Solaguren.

 

22 Luglio

ore 21:30

presso la Tensostruttura San Francesco (Chiusi)
INGRESSO €3,50
 

Il film affronta il tema dell’identità sessuale, tematica che si sta facendo sempre più largo nella narrazione artistica e politica dell’Europa contemporanea. 

Cocó ha otto anni e si sente fuori posto. Non si riconosce nel suo nome di battesimo, Aitor, nel genere assegnato alla sua nascita, né nello sguardo e nelle aspettative di chi ha intorno. Nel corso di un’estate in campagna a casa della nonna, tra le gite al fiume e l’apicoltura, Cocó riuscirà a far affiorare la propria  identità e a trovare il suo posto nel mondo.

Per le donne della famiglia allargata e multigenerazionale, l’emergere della figlia/sorella/nipote transessuale sarà uno shock: ognuna reagirà in modi diversi, opposti o contrastanti, poiché il cambiamento e la differenza non sono sempre facili da accettare e questionano i limiti interiori di ognuna di loro, di noi.

Ambientato nei Paesi Baschi, questo film meraviglioso e sensibile ha ricevuto l’Orso d’argento al Festival di Berlino nel 2023.

Il Collettivo Vazine, in collaborazione con la Multisala Clev Village, in occasione del 25 Novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, vi invita alla proiezione del film “La Notte del 12“.

 

Allo spettacolo seguirà un dibattito, supportato dalle operatrici di Associazione Amica Donna, che opera contro la violenza di genere su tutto il territorio della Valdichiana Senese.

25 Novembre

dalle ore 17.20

presso la Multisala Clev Village
in località Querce al Pino (Chiusi)
 
 

La Notte del 12, film tratto da una storia vera diretto da Dominik Moll, partendo dall’omicidio di una giovane donna che non troverà soluzione, analizza pensieri e atteggiamenti degli uomini che hanno conosciuto la vittima, e di chi sta seguendo le indagini, restituendo un quadro desolante di misoginia in cui la donna è vista solo come oggetto e non come persona.